AMBIENTAMENTO
L’ambientamento al Nido costituisce una fase di transizione nel ciclo di vita familiare, un passaggio graduale dal contesto familiare ad una realtà esterna, in cui al bambino viene chiesto di staccarsi dal suo ambiente familiare conosciuto e dalle figure parentali che costituiscono per lui relazioni consolidate per entrare in uno nuovo, con persone e abitudini nuove. Per questo va progettato e vissuto con gradualità e soprattutto ponendo attenzione ad ogni singolo bambino e rispettivo caregiver, ai loro comportamenti, reazioni e atteggiamenti (flessibilità). L’ambientamento di ogni bambino e bambina è seguito e affiancato con particolari procedure di presa in carico del piccolo e della sua famiglia, per sostenere la conoscenza di nuovi ambienti e persone e la costruzione di nuove relazioni. L’ambientamento prevede una prima settimana di frequenza ad orario parziale, con modalità rispettose delle abitudini del bambino ed una graduale permanenza al nido. Si svolge attraverso una scansione articolata in:
- Accoglienza dei genitori con informazioni specifiche sul servizio ed incontri individualizzati;
- Accoglienza dei bambini con tempi di permanenza graduali e personalizzati;
- Proposta di situazioni e attività educative finalizzate;
- Monitoraggio e verifica.
OUTDOOR
“Troverai più cose nei boschi che nei libri. Gli alberi e i sassi ti insegneranno cose che nessun uomo ti potrà dire” (Monaco Bernardo di Clairvaux)
Con il termine outdoor education si definisce a livello internazionale un orientamento pedagogico che intende favorire le esperienze in presa diretta con l’ambiente: dal bisogno naturale dell’infanzia di esplorare e mettersi alla prova, ai progetti di educazione ambientale. L’Outdoor Education (OE) può essere considerata una strategia educativa che fornisce esperienze esplorative attraverso il gioco libero all’aperto. La possibilità di sviluppare conoscenze a diretto contatto con l’ambiente, attraverso la curiosità innata e il piacere dell’esplorazione autonoma, offre ai bambini attività stimolanti per il suo sviluppo e per il suo apprendimento, intrecciando emozioni, azioni e pensieri.
LETTURA
“Un bambino che legge, sarà un adulto che pensa” (Jerome Bruner)
Nella quotidianità del Nido il libro diventa elemento basilare per costruire una relazione adulto-bambino e si pone come strumento di stimolo ai processi mentali del bambino, per arrivare a sviluppare in lui un atteggiamento positivo nei confronti della lettura e della lingua. Questo obiettivo viene “coltivato” attraverso un approccio precoce al libro (fin dai primi mesi di vita del bambino), prima manipolato, poi osservato, sfogliato, letto da un adulto, altre volte guardato da soli, in ogni modo sempre presente nelle sezioni.
PSICOMOTRICITÀ
La psicomotricità può essere definita come lo studio dell’uomo in tutte le sue componenti attraverso una lettura multidisciplinare del corpo, in particolare della motricità intesa allo stesso tempo come intelligenza, affettività e linguaggio in tutto l’arco della vita, ma in particolar modo nei primi anni dello sviluppo. La psicomotricità è quindi una pratica educativa che consente al bambino di esprimersi in modo globale e spontaneo, rispondendo così ai suoi bisogni più profondi. In essa gioco motorio, vita immaginativa ed espressività convivono e si arricchiscono reciprocamente. La via corporea costituisce il canale privilegiato per conoscere il mondo, comunicare con gli altri ed esprimere tutta la propria emozionalità. Attraverso la pratica Psicomotoria si vuole proporre un percorso evolutivo che, partendo dal piacere di giocare con il corpo in movimento, aiuti il bambino a rielaborare le proprie esperienze emotive ed affettive, a maturare a livello cognitivo e a sviluppare in modo armonico la propria personalità, cominciando dalla costruzione attiva di un’identità corporea solida e positiva per poi orientarsi all’incontro con l’altro.
CONTINUITÀ
Per noi la continuità è intesa come un “legame che accompagna”. Il percorso che il bambino compie all’interno del Nido è un cammino di crescita denso di significato ed è importante perché diventa la base di esperienze future. Il primo importante passaggio, che il bambino vive, è quello dalla famiglia al Nido. La successiva istituzione che incontra è la Scuola dell’Infanzia. I cambiamenti possono essere dei momenti difficili ed è proprio per questo che i bambini e le famiglie vengono accompagnati attraverso azioni pensate e progettate. Il progetto Continuità si propone di accompagnare i bambini quotidianamente nella conquista delle loro autonomie, di sostenere e incoraggiare le famiglie, di creare una rete con le Scuole dell’Infanzia del quartiere.